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(clicca sul nome per conoscere la Queen)
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Miss Ciao DragQueen Campania 2023

Avevo 16 anni e mi ritenevo troppo maschile per affrontare quelle che erano (e sono) le mie passioni, canonicamente abbinate al mondo femminile: il trucco, il mondo sartoriale ed il teatro. Un ragazzino di Foggia, cicciottello, chiuso in sé stesso, non avrebbe mai potuto fare di questi canoni femminili la sua più grande ambizione, ma l'amore per l'arte e la passione non possono essere fermate così facilmente quando palpitano dentro te cosi con tanta forza.

Il soffione della doccia diventò il microfono, lo specchio il pubblico e il bagno il mio palcoscenico. Abbracciato il mio Mr Hyde, ho dovuto combattere ardentemente per conoscere a pieno me stesso, analizzando tutte le sfaccettature del mio essere e per scoprire, come fosse una pozione magica, che un rossetto ed una parrucca potevano trasformarmi in chi volevo, in chi sognavo, facendo nascere quella che oggi è la mia dolce metà: De Víl Queen.

Affermandomi prima nel mondo cosplay, ho successivamente plasmato il tutto in un personaggio drag esaltando la fantasia e l'opulenza, dando accento alle mie forme che prima ritenevo solo un peso e che oggi sono ciò che mi rende più orgoglioso.

Il mio nome drag è un omaggio a Cruella, la famosa stilista killer... ma anche all'angelo della rivolta, poiché come il Diavolo, De Víl è ovunque, pronta a rapirti per portarti nei meandri più oscuri della mente e in quelle parti del proprio cuore dove difficilmente è consentito addentrarsi. De Víl è un ritorno alla fantasia che risiede in ognuno di noi, una fantasia che costantemente voglio fare rivivere al pubblico.

Gli spettacoli portati in scena seguono la corrente emotiva che De Víl prova in quel determinato periodo, mai nulla è preimpostato o forzato, poiché è sempre una tempesta di emozioni.
Dal drama al lipsync, dalla Disney all'horror, in ogni show cerca di raccontare qualcosa di sé: sogni, paure, prospettive, crolli emotivi.

Emozioni che una persona può provare nel suo “arco narrativo”, perché in fondo la vita di per sé è il più grande show, del quale siamo protagonisti, ma purtroppo non registi...

L'obiettivo comune di questi show apparentemente diversi è quello di meravigliare, sorprendere e tirar fuori i fanciullini nascosti nei cuori della gente: solo quando si smette di guardare il mondo con gli occhi di un bambino, si diventa adulti... e De Víl è un'eterna Peter Pan.

De Vil Queen

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De Vil Queen

Special Pass Ciao DragQueen Campania 2023

Isabel nasce 8 anni fa e s'ispira ad un personaggio degli anime molto famoso, Lady Isabel dei Cavalieri dello Zodiaco! Il mio personaggio è nato come personaggio “cartoon” (portavo show con canzoni dei cartoni animati) ma con il tempo mi sono lanciata verso il drag comic, mondo che rispecchia a 360 gradi il mio modo di essere: spiritosa ed a volte un po’ imbranata!
 

Isabel nel tempo ha voluto sperimentare vari stili ma ciò che mi piace è portare sempre show divertenti per far sorridere il pubblico. Sono una drag molto colorata, allegra e penso che il nostro compito sia proprio quello di portare sorrisi oltre ad emozionare le persone.
 

Ho partecipato a tantissimi concorsi mettendomi in gioco con molta voglia di crescere, imparare, dando tutto il mio cuore e mettendoci tutta la volontà e questo piano piano mi ha portato piccole soddisfazioni: non si smette d'imparare però!

Attualmente amo molto fare impersonator, e un personaggio che mi riesce benissimo è Malgioglio: richiestissimo nelle serate private! A volte, inaspettatamente, abbiamo dei doni che neanche noi sappiamo di avere. Mi dicono di essere molto comica perchè è una simpatia che nasce senza forzature, spontanea!
 

Amo il mondo drag e finché avrò le forze, avrò sempre il piacere di fare parte di questa bellissima comunità colorata ed esuberante. Non vedo l’ora di partecipare alla finale nazionale di Ciao DragQueen Italia, alla quale accedo avendo avuto il pass nazionale, per me è stata una grande soddisfazione e spero di non deludere le aspettative comunque vada il risultato. Un bacio a voi dalla fantastica Isabel!

Isabel

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Isabel

Miss Ciao DragQueen Nord-Est 2023

Un'antica leggenda friulana narra dei Benandanti: misteriose figure che, in particolari notti dell'anno, potevano viaggiare con lo spirito verso corpi e forme diverse da quelle abituali per combattere le forze del male. Ascoltando queste stesse storie cresce anche Monika, una persona alla ricerca di un posto e della sua forma definitiva nel mondo.

Proviene da una terra magica, quella del Friuli, che accosta elementi religiosi ad altri puramente pagani; sacro e profano che si incastrano fra loro come fibre di un antico ordito alimentato di generazione in generazione. Un tessuto robusto, ma ostile per chiunque non voglia adattare il proprio essere alle regole che
lo governano, specialmente all’interno di un cotesto familiare fortemente cattolico. Nascono così in lei sentimenti contrastanti verso quella terra faticosa da abitare, correnti talmente impetuose che la trascinano nel padovano per cominciare una nuova vita di libertà. Proprio in questa città Monika, la drag giunonica, vede la luce in una notte buia e senza luna, quelle notti che spaventano i più, ma non di certo lei che aveva la Nuit nel sangue oltre che nel nome.

Nasce in seno alla scuola artistica di Ca’demia, dove apprende i
rudimenti dell’arte drag e inizia a muovere i suoi primi incerti passi col fidato tacco tredici. Scopre il piacere dell’autoironia, l’arma del lipsync, la bellezza del trasformismo di genere e il make-up; iniziando però subito ad avvertire un’ombra pesante: quella della paura.

È un elemento fondamentale nell’arte di Monika, una vecchia compagna che ciclicamente torna a farle visita, ma che oltre a farla sentire squisitamente viva le permette di delineare tutte le gabbie mentali che prima evitava e che ora non può più fingere di ignorare. Paura del giudizio, degli altri, della riuscita di un pezzo,
ma soprattutto paura di sé stessa, di quello che custodisce nel profondo.

Presto le spire della paura si fecero tanto asfissianti da decidere di spogliarsi di tutto, accantonare ciò che credeva di sapere del suo personaggio e fare la muta come un serpente che sta stretto nella sua vecchia pelle. Monika non rinasce, non cancella ciò
che è stata, semplicemente decide di poter essere ciò che vuole di volta in volta, mutando corpi e forme, ma mantenendo lo stesso spirito creativo ed artistico.

Qui decide di riscoprire le sue origini, cerca di far pace con la propria terra e, anzi, sfrutta le conoscenze, il passato e le sue passioni più cupe per creare mondi immaginifici, creature spaventose e fantasie disturbanti; al contempo, cercando di veicolare messaggi politici importanti. Oggi, come in quei racconti che ascoltava da bambina, anche Monika è un unico spirito che viaggia tra i corpi e che fa del corpo un simbolo di rivendicazione: un magma travolgente in continuo gorgoglìo, un torrente che erode le rocce carsiche della normalità per fare strada alla propria espressione artistica. Si pone il coraggioso obiettivo di dare all’arte drag la dignità che merita, studiandone la storia, per farla emergere con la stessa rabbia originaria di una comunità costantemente marginalizzata e oppressa, ma con le direttrici e necessità della nuova società contemporanea. E' un’anima che ha deciso di non adattarsi ai canoni della società e che non ha (più) paura di guardare in faccia gli angoli più bui della sua e della vostra interiorità.

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Monika de Nuit 

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Monika

Seconda Classificata Ciao DragQueen Nord-Est 2023

Tessy nasce, come molto spesso accade in questi casi, per coprire con il make-up e i lustrini le insicurezze della persona che si cela sotto questo strato di illuminante, in un momento della mia vita in cui queste insicurezze mi avevano lasciato completamente a nudo.
Crescere gay e con uno spiccato senso per ciò che viene considerato "femminile" o peggio "effemminato" non è mai facile, se poi ci aggiungiamo l'avere un corpo considerato non appetibile per gli standard di bellezza imposti dalla società è ancora peggio.

 

E proprio durante questo periodo è nata - prima solo di nome - Tessy, l'identità in cui mi rifugiavo e che è il soprannome con il quale avevo deciso di chiamarmi da bambino, come diminutivo - dal suono più dolce e femminile - di Stefano (con l'aggiunta di Phora poi, quando è stato il momento di trovare un nome per la mia persona drag, perché la pronuncia ricorda la frase in dialetto veneto "te si fòra" ovvero "tu sei fuori" a indicare il carattere sostanzialmente irriverente del mio personaggio).

Ben presto però anche davanti agli specchi illuminati dei camerini hanno cominciato ad emergere delle crepe nel trucco. "Non hai un fisico aggraziato, devi coprirlo con vestiti voluminosi", "Devi risolvere il problema della pancia con il corsetto e le guaine contenitive, così sembrerai più magra", "Hai dei lineamenti molto mascolini, devi mascherarli con il make-up e delle parrucche giganti che facciano sembrare la tua testa più piccola", "Non ti sai truccare, sembri un clown", "Una donna non può mostrare i peli, se vuoi fare la drag seriamente devi depilarti del tutto".

Ad oggi l'immagine che Tessy vuole ricalcare in parte si distacca dalla formula dello stereotipo femminile, accentuato e a tratti volontariamente grottesco (il trucco esagerato, i capelli voluminosi, gli abiti dai colori sgargianti, i lustrini pacchiani), degli inizi per mescolarlo ai tratti invece tradizionalmente maschili o addirittura "da macho" come il pelo in vista e la barba. Un'immagine che coniughi questi due universi estetici ritenuti da sempre inconciliabili (se pensiamo a quanto ancora faccia storcere il naso ai più, una donna che non si depila o un uomo che adotta un vestiario più eccentrico o che si trucca, ad esempio).

Anche fuori dalla porta del camerino, sul palco, il rischio è stato quello di chiudersi dentro la gabbia che chi ti guarda vorrebbe porre sopra di te. Nel caso della Tessy quello di essere la drag "baraccona", quella che deve essere sempre esagerata, ironica e divertente. Certo queste sono caratteristiche fondamentali del personaggio, ma non vogliono essere le uniche. A volte divertire, a volte far riflettere, altre ancora emozionare l'importante è salire sul palco con l'obiettivo di fare quanto possibile per cercare di trasmettere al pubblico queste sensazioni, coinvolgerlo e renderlo parte della dimensione immaginata, a cui può accedere attraverso la porta della performance.

Avere la possibilità e il privilegio di vestire i panni di centomila personaggi diversi. Mandare un messaggio, comunicare qualcosa aldilà del "ammiratemi, guardate quanto sono figa e quanto sono belli i miei costumi". Questo è quello che sento e che mi auguro quando salgo su un palco, indipendentemente da quale sarà la performance. Ma in fondo non è quello che spera ogni essere umano? Lasciare un segno del proprio passaggio per non passare inosservato come una busta di plastica trasportata dal veno (che oltretutto inquina pure e uccide le tartarughe)? Partecipando a questo concorso, l'esplorazione per me non è stato solo il tema da interpretare di puntata in puntata; per quanto scontato possa sembrare infatti si è trattato di una vera scoperta all'interno della geografia variegata del fare drag e la consapevolezza di quante zone ancora inesplorate si possono celare dietro la parrucca. Per questo motivo se mi si chiede cosa auguro per il mio personaggio in futuro le risposte sono due a seconda della prospettiva: da una prospettiva interna mi auguro di continuare a mutare l'involucro esterno del mio drag, cogliendo suggerimenti, ispirazioni, critiche, complimenti, ma cercando di rimanere fedele alla mia testa e alla mia pancia. Non esiste una forma perfetta da raggiungere, esiste solo la possibilità di migliorarsi. Da una prospettiva esterna invece l'augurio è quello di mostrare e dimostrare che fare drag non è un rigido parallelepipedo, costruito secondo precisi teoremi e i cui lati possono essere solo in luce o in ombra o bianchi o neri. Fare drag è un prisma irregolare che può riflettere infiniti colori e che ognuno di questi da vita a qualcosa di diverso ogni volta che colpisce i nostri occhi.

Tessy Phora

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Tessy Phora

Golden Drag 2023

Ciao mi chiamo Andrea, ho 30 anni e sono del segno dei gemelli; per tutta la vita (maggiormente durante l'adolescenza) ho sempre percepito questo sentore di tormento sul modo con cui cui mi rapportavo con le persone. Son sempre stato timido all'apparenza ma esuberante nel privato, però tendevo sempre a stare più sullo zero, tendevo ad annullarmi per evitare di avere le attenzioni su di me, al liceo ho frequentato l'artistico ed è stato allora che ho iniziato, ho avuto il primo approccio con i trucchi e con i colori a livello maschile.

Quando sei all'artistico, incontri tutti i tipi di persone diverse: colorate, non colorate, ordinarie non ordinarie. Ricordo di aver sempre provato invidia per chi aveva l'opportunità di tingersi i capelli o mettere l'ombretto negli occhi. Volevo farlo anche io. Ma non volevo sembrare appariscente. Mi sentivo poco portato. Sentivo che mi mancava la confidenza nel farlo. Ho sempre sognato una vita a colori piena di eccessi però non mi sentivo abbastanza sicuro di me.

Quando ho cominciato a frequentare i locali queer ho iniziato a conoscere il mondo drag e me ne sono innamorato. Invidiavo la loro sicurezza, la loro abilità di riempire la stanza di colore e di emozioni, il trucco esoso ed il continuo luccichio.:una palla da discoteca che camminava. Un sogno che cammina.
Durante la pandemia, il mio livello di autostima si è abbassato estremamente.

Non incontrare piu nessuno mi stava facendo impazzire. Dovevo provare qualcosa di nuovo, che non avevo ancora fatto. Allora ho deciso durante il lockdown di comprare una palette di trucchi e di nascosto alle 3 di notte provavo a mettermi in “drag”. Sopracciglia che nemmeno erano sorelle. Eyeliner storto. E rossetto sbavatissimo. Però mi sentivo bene. Mi sentivo sicuro di me. Dal 2020 Ho iniziato sempre più spesso a provare a mettermi in drag ed ogni volta era un sentirsi sempre più forti. Sempre più sicuro di me stesso.

Un altro tipo di confidenza che Andrea non aveva, non possedeva e non sapeva come tirare fuori. Cosa che questo personaggio truccato, riusciva tranquillamente a tirare fuori. Il 2020/2021 l'ho passato a studiare il mio trucco ed il mio personaggio. A studiare i tessuti. A trovare scarpe degne del mio 45 e mezzo. Ricordo pomeriggi interi ad infilami un 41 scarso nel negozio di scarpe. Tutto traballante. Ma super grintoso. Mi nascondevo ogni volta che mi vedeva qualcuno, non mi sentivo pronto che qualcuno mi vedesse.

Un giorno ad ottobre 2021, un mio amico mí chiese se volevo andare con lui ad una festa in maschera, per halloween ed io ero super contento perché amo halloween. Ero frustrato perché in meno di 1 settimana dovevo trovare un costume. Un giorno l'ho chiamato spiegando il mio problema è lui esclamò con estrema fermezza "il costume c'è lhai già, vieni in full drag". Ero perplesso. Bloccato. Ero tipo "Sono pronto? Posso presentarmi al mondo? Posso nascere finalmente?." Ero pronto. Prontissimo. Ma... Il vestito c'era. Il trucco c'era. Persino la parrucca ci stava. Scarpe pronte a fare click clack. Ma mancava qualcosa. Mancava un identità, mancava il nome. Qualche sera prima di andare a Milano, io e io miei amici ci siamo riuniti (come facevamo sempre la sera) davanti al PC, su discord. E insieme giochiamo tutti quanti a questo gioco chiamato "league of legends". Dove tu sei un campione e combatti contro altri campioni. Quella sera stavamo giocando aram (una modalità dove non scegli il tuo personaggio ma il gioco te lo affida) mi esce questo campione chiamato "Leblanc" e un mio amico esclama "il tuo costume di halloween è molto simile al costume di Leblanc"., io ero tipo "Hai ragione, perché io sono come Leblanc"..ed è subito stato immediato. Associare la mia drag persona a Leblanc. Leblanc è nata così. Per gioco. E prende il nome da uno dei miei giochi online preferiti. Leblanc è un illusionista da corsia centrale, appare e scompare lasciando i nemici poco tempo per reagire. Le sue citazioni son sempre molto camp e divertenti. MI sentivo così nelle mie fugaci apparizioni. Andavo e venivo. Quella sera di halloween mi sentivo bellissima, mi sentivo pazzeska. mi sentivo così fiera di me. Anche le persone attorno mi percepivano, per una volta volevo tutte le attenzioni. Volevo gli occhi su di me. Al centro del palco. Ricordo delle persone mi fermavano e mi facevano i complimenti per il trucco. E per il vestito. Non mi ero mai sentito così. Volevo sentirmi sempre così. Incredibile come un ragazzo timido come me, gli basta mettere un paio di scarpe col tacco e una parrucca e subito diventa l'altra faccia della medaglia. Quando ho iniziato a fare più spesso drag ho capito che non ho creato Leblanc, Leblanc è sempre stata qui. Avevo solo bisogno di una scusa per tirarla fuori. E il drag mí ha aiutato tantissimo. E continuerà a farlo. E continuerò a far crescere Leblanc. Citando una sua quote dal gioco "Leblanc è uno specchietto per le allodole"

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Leblanc

Leblanc

Mister Ciao DragQueen Centro-Nord 2023

Tempo Extremis è nato nel 2022 nel mezzo della tempesta emotiva che mi stava investendo. Lui è l’espressione estrema delle mie emozioni, è arte terapeutica. Per questo il suo nome deriva dal nome d’arte che uso come cantautore (Tempøraneø): è l’arte che tiene tutti i pezzi del mio puzzle uniti.

Con Tempo mi sento libero di urlare, di arrabbiarmi, di piangere, di lamentarmi, ma mi sento anche libero di ridere, ballare e cantare. Tempo è spensieratezza e leggerezza.

Le esibizioni di Tempo sono ribellione contro le ingiustizie e celebrazione di tutto ciò che è vita. Per questo sul palco di Tempo ci sarà sempre posto per il dibattito sociale e politico, ma anche per l’umorismo e il ridicolo.

Spero che Tempo non smetta mai di crescere e di imparare, spero che diventi sempre più un misto armonioso tra mostruosità e glamour.

C’è sempre Tempo per un po’ di amore e inferno.

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Tempo Extremis

Tempo

Seconda Classificata Ciao DragQueen Centro-Nord 2023

Hannah Montata nasce in un periodo particolare della mia vita, negli anni l’ho cercata tanto ma non riuscivo mai a tirarla fuori, fino ad una sera in cui incontrai quella che ora è la mia famiglia Drag.

Sembrava quasi destino, se non avessi avuto la sfacciataggine che mi contraddistingue probabilmente Hannah sarebbe ancora nascosta dentro di me. Per il nome è stata una tragedia, io con la fantasia di un pesce rosso, non riuscivo a trovare nessun nome che andasse bene, sino a quando un giorno, a settembre del 2022 indossai una parrucca bionda con la frangia e ridendo dissi: “Hei sono Hannah Montata!”.

Quel giorno provai una sensazione bellissima, quasi come se avessi trovato la parte mancante di me che cercavo da anni. Ogni volta che sono Hannah mi sento al sicuro, come se niente e nessuno potesse distruggermi o ferirmi.

Spero che la Montata possa crescere sempre di più e possa smussare tutti quegli angoli del carattere che… detto tra di noi… di salvi chi può! Spero sempre di riuscire a trasmettere tutta l’emozione che ho dentro, quasi come un esplosione!

Con le mie esibizioni spero sempre di poter mandare dei messaggi positivi e talvolta forti che ti portino a riflettere su temi importanti, ma mai con pesantezza!

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Hannah Montata

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Hannah

Special Pass Ciao DragQueen Centro-Nord

Icy Dyamond è nata durante l'estate del 2016, è stato un mio atto di scoperta, di gioco ed esplorazione; avevo iniziato ad appassionarmi allo show "Drag race" e mi sono fatto ispirare dalla creatività, dal talento e dal carisma di questi artisti che vedevo sfilare, performare sullo schermo del mio tablet; un giorno ho preso una parrucca di tiger, un fondotinta, un rossetto ed un eyeliner dal kit di mia madre e lì è nata Icy...

Col tempo ho capito di avere talento per il make-up, ho affinato le mie tecniche; quindi ho scelto di perseguire il sentimento che mi faceva provare essere Icy e ho deciso di fare le mie prime uscite con gli amici in drag, ho investito tempo ad imparare come acconciare le parrucche, ho provato a cucire i miei primi vestiti; tutto questo perché amo come mi sento potente, invincibile, coraggioso, quasi come se fossi un super eroe quando indosso i panni di Icy.

Icy rappresenta la parte di me che ha il desiderio di salire su un palco e far sorridere, stupire e condividere la mia gioia con il pubblico!

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Icy Dyamond

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Mister Ciao DragQueen Centro 2023

Ciao a tutti,
Mi presento: mi chiamo Luca, in arte MissNerva. Luca è un ragazzo che è cresciuto in un piccolo paese della Toscana dove tutto era un taboo, e tutto quello che esulava dalla " normalità" non era visto di buon occhio.

Per molti anni della mia vita ho cercato di integrarmi in quel mondo fino all'anno scorso, quando è nata Nerva. Nerva nasce dall'esigenza di buttare fuori tutto quello che per 25 anni Luca è stato costretto a tenere rinchiuso e nascosto, per farsi accettare da una società che non lo avrebbe mai accolto per la sua vera natura.

Il nome nasce proprio da questo. È un gioco di parole che va a racchiudere sia una delle mie caratteristiche più radicate che è la rabbia, sia una sorta di provocazione verso tutto quello che ancora come comunità non ci è riconosciuto.

Nerva è decisamente una make-up addicted, trovo nel trucco tutta la forza, la consapevolezza, e la sicurezza che non ho quando sono Luca. Uso molto il trucco visivo per trasmettere un messaggio ancora più chiaro di quanto potrei fare esprimendomi a parole.

Il mio vorrei che fosse un messaggio di ribellione, per tutte le persone che si sforzano di nascondersi per paura di non essere accettate così come sono realmente, per tutte quelle che si sentono costrette a dover comportarsi in un determinato modo per rientrare in dei canoni estetici o della società in generale.

Penso che non ci sia un solo modo di fare una determinata cosa, e se tutti la fanno non significa che sia necessariamente giusta per tutti. Per questo le mie esibizioni sono molto diverse tra loro, mi piace poter fare entrare ogni individualità, chi più chi meno nel mio mondo. In futuro mi piacerebbe essere una figura di riferimento per le persone, non solo come artista.

Mi piace aiutare ed essere di aiuto laddove le mie capacità siano adeguate alla richiesta. Sono stata prolissa nello scrivere perché nel parlare non sono capace. Baci glossati. Nerva

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Miss Nerva

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Seconda Classificata Ciao DragQueen Centro 2023

Ice Queen nasce un po' per necessità e un po' per gioco. Sin da piccolo ero affascinato dalla favola della regina delle nevi e da subito ho sentito affinità con questa figura, la quale era inizialmente una forma per offrire sostegno a Gabriele durante un periodo in cui i conflitti familiari, formatisi anche dalla ricerca della propria identità unita alla richiesta di conformarmi agli standard imposti, portarono alla nascita di un malessere sempre crescente.

E fu proprio il desiderio di contrastare questo malessere che portò ad una più approfondita conoscenza di Ice, finché da semplice “armatura" è diventata una inseparabile compagna di viaggio.

Con la scomparsa mio padre ci fu un periodo di allontanamento da questo mondo fatto di glitter, trucchi e strass, anche perché la mia concentrazione era fortemente rivolta ai "doveri di casa".

Questa fase è durata ben 7 anni, ma alla fine Ice non poteva più restare chiusa nell'armadio, così decisi di rimettermi in gioco partecipando a diversi concorsi, portandomi ad una conoscenza ancora più approfondita di Ice e di quello che vorrebbe raccontare al suo pubblico.

Proprio tramite le varie performance io racconto la mia storia e cerco di avvicinarmi per quanto possibile a quelle di tutt*.

In particolare ne ricordo una in cui denunciavo alcuni atteggiamenti nei confronti della figura drag, difendendola in quanto arte priva di qualsiasi accezione sessuale... tutto questo sulle note di Toy di Netta.

Anche se Ice potrebbe sembrare una semplice regina "fantasy" con evidenti danni post deco, c'è molto più di questo: tutto ciò che Ice ed io abbiamo vissuto ha fatto nascere il desiderio di vedere e vivere un mondo drag più unito e in prima linea ne diffondere messaggi affini alla comunità LGBTQIA+, dopo tutto viviamo ogni giorno fin troppe situazioni di odio, imposizione e discriminazione, perché alimentarle anche noi?

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Ice Queen

Ice Queen
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